Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago, con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra. Così in viaggiatore vede arrivando due città: una dritta sopra il lago e una riflessa capovolta.
L’idea di un luogo il cui riflesso è vivo quanto la sua immagine reale mi ha spinto a cercare di ritrarre la città dal punto di vista dei suoi riflessi; le superfici riflettenti rivelano una prospettiva del mondo opposta a quella reale e che non può non essere vista se non attraverso uno specchio, è quindi una città che ad occhio nudo rimane inevitabilmente invisibile.
Gli specchi possono anche rivelare luoghi che non sono solo le copie invertite dell’originale ma loro proiezioni distorte e ingannevoli a seconda di come lo sguardo e la luce colpiscano la scena; ci si trova di fronte a visioni ambigue, con la realtà che si fonde col riflesso creando esiti molto interessanti da indagare.
